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Art. 978 — Costituzione

Art. 978 — Costituzione

L’usufrutto è stabilito dalla legge, o dalla volontà dell’uomo [ 587, 785, 1350 n. 2, 2643 n. 2, 2648 ]. Può anche acquistarsi per usucapione.

L’eventuale comma dell’articolo ricompreso fra parentesi quadre è stato abrogato.

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Aggiornato al 1 gennaio 2020
Il testo riportato è reso disponibile agli utenti al solo scopo informativo. Pertanto, unico testo ufficiale e definitivo è quello pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Italiana che prevale in casi di discordanza rispetto al presente.
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Massime correlate

Cass. civ. n. 1967/2007

Seppure l’art. 978 c.c. faccia genericamente riferimento alla volontà dell’uomo, la tipologia negoziale idonea a costituire il diritto di usufrutto deve essere individuata – non diversamente da quanto è stabilito in materia di servitù dall’art. 1058 c.c. – nel testamento e nel contratto, mentre, per quanto riguarda i negozi unilaterali, nei limiti in cui sono ritenuti vincolanti per l’ordinamento, la possibilità di costituire l’usufrutto deve ritenersi limitata alle sole figure della promessa al pubblico prevista dall’art. 1989 c.c. e della donazione obnuziale di cui all’art. 785 c.c. (Nella specie, è stata escluso che potesse integrare un atto valido per la costituzione del diritto di usufrutto la scrittura privata sottoscritta soltanto dalla parte che aveva invocato l’avvenuta concessione del diritto).

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