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Il commercio elettronico

Il commercio elettronico

Transazioni on line: il mercato in casa
La locuzione “commercio elettronico” riporta ad Internet ed all’acquisto di beni o servizi effettuato on line con carta di credito attraverso un processo telematico.
Internet ha provocato mutamenti radicali nella nostra vita quotidiana e sta cambiando il modo di fare business: stando seduti davanti ad un computer si possono incontrare potenziali venditori o acquirenti che risiedono dall’altra parte del globo.
Aziende di tutto il mondo entrano in contatto con consumatori altrimenti difficilmente raggiungibili, ed i consumatori stessi accedono ad un numero illimitato di informazioni commerciali, servizi e prodotti, arrivando così ad ottenere ciò che meglio soddisfa le proprie esigenze al prezzo più vantaggioso.
La possibilità di risparmiare fatica, tempo e denaro fa parte delle attrattive dell’e-commerce e la sua espansione ha coinciso con la capillare diffusione di Internet negli uffici, nelle case e nelle scuole.
Le transazioni commerciali si articolano, nella loro accezione più generale, in tre fasi: l’offerta di un bene o di un servizio, l’autenticazione dei contraenti (venditore ed acquirente), il pagamento e la consegna.
Anche per il commercio elettronico lo schema è il medesimo, ma il bene o il servizio vengono presentati attraverso immagini su pagine Web, l’autenticazione ed il pagamento avvengono su piattaforme virtuali e la consegna del bene può essere effettuata, in base alla sua natura, in maniera diretta, on line (nel caso di acquisto di beni digitali o di servizi) o tramite i normali canali di spedizione.
Una definizione “istituzionale” di commercio elettronico viene offerta dal ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato: “l’e-commerce consiste nello svolgimento di attività commerciali e di transazioni in via elettronica e comprende attività diverse quali: la commercializzazione di beni e servizi per via elettronica, la distribuzione on line di contenuti digitali, l’effettuazione per via elettronica di operazioni finanziarie in borsa, gli appalti pubblici per via elettronica e altre procedure di tipo transattivi della Pubblica Amministrazione”. [Circ. Min. 1 giugno 2000, n. 3487/C].

Contratto informatico o cibernetico ?
I contratti informatici si possono schematizzare in tre tipologie
1 – Contratti ad oggetto o contenuto informatico: a) hardware (contratti di vendita, locazione, leasing), b) software (acquisto di software già esistente o progettato su richiesta dell’utente),
c) contratti di licenza d’uso, contratti di affidamento a terzi dell’attività di acquisizione, elaborazione e diffusione di dati, appalto servizi informatici , contratti di fornitura di siti informatici , contratti di manutenzione, contratti di fornitura dei servizi e di assistenza ai programmi etc.
2 Contratti conclusi con strumenti informatici: contratti cibernetici, cioè contratti conclusi automaticamente (persona e computer o tra computer e parti contrapposte e in questo caso la formazione della volontà è opera del computer senza alcun intervento umano),contratti telematici: la proposta e l’accettazione provengono direttamente dal contraente ma sono trasmessi per via telematica.

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