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La conciliazione: la nuova disciplina

La conciliazione: la nuova disciplina

1. Introduzione. 2. Ipotesi di mediazione/conciliazione già esistenti nel nostro ordinamento. 3. Requisiti richiesti dalla legge per poter svolgere l’attività di conciliatore. 4. Materie in cui sussiste l’obbligo della conciliazione. 5. Procedimento. 6. Efficacia esecutiva della conciliazione. 7. Regime delle spese processuali.

1.    Introduzione
Con il decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, è stata data attuazione all’articolo 60 della legge giugno 2009, n. 69, in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione, definizione e prevenzione delle controversie civili e commerciali.
Articoli di dirittoLa disciplina della mediazione è finalizzata alla conciliazione di tutte le controversie in materia civile e commerciale, con obiettivi di deflazione dei processi e diffusione della cultura del ricorso a soluzioni alternative. Il decreto, inoltre, adegua la legislazione ad alcune norme comunitarie che la disciplinano. Infatti, in tale senso, assume fondamentale importanza la Direttiva europea sulla mediazione del 21 maggio 2008, la quale concepisce la mediazione/conciliazione come un istituto che può contribuire a favorire il miglior funzionamento del mercato interno, il quale può realizzare, di conseguenza, l’auspicata libera circolazione delle persona, dei servizi, dei capitali ecc. Ciò si può raggiungere solo cercando di garantire un migliore accesso dei cittadini alla giustizia. Pertanto, allo stato e soprattutto in Italia, l’unico modo di attuare in concreto ciò è promuovere ed adottare soluzioni alternative e complementari alla Giustizia, intesa come attività giurisdizionale.
In altre parole, le istituzione comunitarie considerano vantaggiosa la mediazione per risolvere le controversie transfrontaliere, per migliorare le relazioni amichevoli tra gli stati membri, per favorire l’esecuzione spontanea degli accordi intrapresi tra gli stessi e per porre in essere un giusto equilibrio tra attività di mediazione/conciliazione e l’attività giurisdizionale in senso proprio e per migliorare l’accesso e la qualità di quest’ultima.
Nell’ambito della suddetta direttiva, gli Stati membri mettono in vigore le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla presente direttiva anteriormente al 21 maggio 2011. Essi ne devono informare immediatamente la Commissione. Inoltre, entro il 21 maggio 2016 la Commissione presenta al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale europeo una relazione sull’attuazione della presente direttiva. A tale proposito, il governo ha approvato un DLgs sulla mediazione in attuazione delle deleghe previste dall’art 60 della legge 69/2009. D’altro canto, prima del succitato atto normativo la figura della mediazione/conciliazione è stata oggetto di ulteriori precedenti atti comunitari:
1) Il Consiglio Europeo nella riunione di Tampere del 15 e 16 ottobre 1999 ha invitato gli Stati membri ad istituire procedure extragiudiziali e alternative.
2) Nel maggio 2000 il Consiglio ha adottato conclusioni sui metodi alternativi di risoluzione delle controversie in materia civile e commerciale, sancendo che l’istituzione di principi fondamentali in questo settore è un passo essenziale verso l’appropriato sviluppo e l’operatività dei procedimenti stragiudiziali per la composizione delle controversie in materia civile e commerciale così come per semplificare e migliorare l’accesso alla giustizia.
3) Nell’aprile del 2002 la Commissione ha presentato il Libro verde relativo ai modi alternativi di risoluzione delle controversie in materia civile e commerciale, prendendo in esame la situazione attuale circa i metodi alternativi di risoluzione delle controversie nell’Unione europea e intraprendendo consultazioni ad ampio raggio con gli Stati membri e le parti interessate sulle possibili misure per promuovere l’utilizzo della mediazione.

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Avv. Luigi Modaffari

Ha maturato una particolare esperienza su temi del, diritto civile in generale, dell’infortunistica e del risarcimento danni, del diritto di famiglia in generale (con particolare riguardo a tutte le problematiche nascenti in sede di divorzio e separazione personale) delle eredità e successioni mortis causa, la contrattualistica tutta, le locazioni e alle problematiche condominiali, le obbligazioni contrattuali in genere e il diritto societario/commerciale. In particolare, ha maturato una notevole esperienza nel campo del recupero e nella gestione del credito, sia stragiudiziale che giudiziale.

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