18 Ott I dieci principi irrinunciabili del CNF
Il Consiglio Nazionale Forense in data 17 ottobre 2009 ha approvato un documento sugli emendamenti alla riforma forense in discussione in commissione giustizia al Senato, all’esito della riunione in Roma fra tutte le componenti istituzuionali ed associative. Il documento approvato ribadisce l’unitarietà dell’avvocatura e mira ad ottenere l’approvazione del testo nel rispetto dei dieci punti qualificanti che alcuni emendamenti pongono in discussione e, precisamente:
1. La specialità dell’ordinamento professionale forense.
2. Le regole di accesso alla professione volte, non a limitare la concorrenza, ma a tutelare la sicurezza e l’affidabilità della prestazione professionale.
3. Il rigore della formazione continua e dell’aggiornamento permanente al servizio della qualità della attività professionale.
4. La previsione di titoli di specializzazione come elemento di ulteriore qualificazione e sicurezza del servizio dell’avvocato.
5. La riserva professionale di consulenza legale, che assicura la maggiore protezione dell’ affidamento del cittadino.
6. La legittimità dei minimi tariffari inderogabili, come parametro di adeguata e corretta retribuzione della prestazione professionale e come garanzia della qualità della prestazione rispetto alla collettività; nonché il ripristino del divieto di patto di quota lite a presidio dell’indipendenza e dell’autonomia dell’avvocato rispetto agli interessi tutelati.
7. I contenuti e i limiti della pubblicità consentita, che deve ispirarsi a una corretta informazione e rispettare il decoro della professione
8. La devoluzione del potere regolamentare al Consiglio Nazinale Forense, come opportuna applicazione del principio di sussidiarietà e del principio di autonomia della formazioni sociali.
9. L’effettività e continuità dell’esercizio professionale come condizione di permanenza nell’albo, a garanzia dell’affidabilità della prestazione legale.
10. L’esclusione dei soci di mero capitale dalle forme associative professionali, a tutela della funzione sociale dell’Avvocatura e del ruolo costituzionalmente ad essa già attribuito.
Il documento, infine, impegna il Governo ed il Parlamento ad approvare in tempi rapidi il progetto di riforma.