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Art. 1715 — Responsabilità per le obbligazioni dei terzi

Art. 1715 — Responsabilità per le obbligazioni dei terzi

In mancanza di patto contrario, il mandatario che agisce in proprio nome [ 1705 ] non risponde verso il mandante dell’adempimento delle obbligazioni assunte dalle persone con le quali ha contrattato, tranne il caso che l’insolvenza di queste gli fosse o dovesse essergli nota all’atto della conclusione del contratto.

L’eventuale comma dell’articolo ricompreso fra parentesi quadre è stato abrogato.

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Aggiornato al 1 gennaio 2020
Il testo riportato è reso disponibile agli utenti al solo scopo informativo. Pertanto, unico testo ufficiale e definitivo è quello pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Italiana che prevale in casi di discordanza rispetto al presente.
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Massime correlate

Cass. civ. n. 3230/1975

L’esonero del mandatario senza rappresentanza da responsabilità verso il mandante per l’inadempimento delle obbligazioni assunte dai terzi con i quali ha contratto, sancito dall’art. 1715 c.c., ha carattere generale, poiché rappresenta la conseguenza del particolare modo di operare dell’interposizione gestoria, nel cui ambito non v’è spazio per una responsabilità in proprio del gestore, posto che il mandante o ha azione diretta contro il terzo contraente, ovvero versa in una situazione di piena estraneità rispetto al negozio di gestione ed al rapporto che ne scaturisce in capo al mandatario. Pertanto, il suddetto esonero copre tutta l’area dell’esecuzione del mandato e non è limitato ad un solo momento di questa. 

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