Cass. pen. n. 10357 del 28 gennaio 2025

Testo massima n. 1


REATI CONTRO L'AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA - TUTELA ARBITRARIA DELLE PROPRIE RAGIONI - ESERCIZIO ARBITRARIO DELLE PROPRIE RAGIONI (RAGION FATTASI) - MOMENTO CONSUMATIVO DEL REATO - Reato di evento - Conseguenze - Violenza o minaccia


non seguita dalla realizzazione del risultato perseguito - Tentativo - Configurabilità - Sussistenza - Fattispecie. Il delitto di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, in quanto reato di evento, si consuma allorché l'agente ottiene il bene preteso con violenza o minaccia, sicché è configurabile il tentativo quando alla condotta non segua la realizzazione dello scopo perseguito. (Nella fattispecie la Corte ha annullato con rinvio la sentenza che ha ritenuto consumato il delitto nonostante l'agente non fosse riuscito a ottenere la consegna di una somma di denaro a lui spettante per la resistenza di chi la deteneva).

Massime precedenti

Conformi: Cass. pen. n. 4456 del 2008

Normativa correlata

Cod. Pen. art. 392
Cod. Pen. art. 393
Cod. Pen. art. 56 CORTE COST. PENDENTE

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