Cass. civ. n. 10682 del 20 aprile 2023
Testo massima n. 1
CONTRATTI IN GENERE - SCIOGLIMENTO DEL CONTRATTO - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO - IN GENERE Risoluzione del contratto - Risoluzione per mancato rispetto del termine essenziale - Risoluzione per inadempimento consistente nel mancato rispetto del termine non essenziale di adempimento - Differenze - Conseguenze in merito al rispetto del principio di corrispondenza tra chiesto e pronunciato.
La domanda di risoluzione del contratto per inosservanza del termine essenziale richiede la verifica dell'esistenza, nel contratto, di tale termine e del suo mancato rispetto, mentre quella di risoluzione per inadempimento consistente nell'inosservanza di un termine non essenziale implica un apprezzamento complessivo del sinallagma contrattuale, al fine di verificare quale fosse l'intenzione delle parti e quale di esse, con la sua condotta, si sia resa responsabile del mancato raggiungimento dello scopo negoziale che era stato originariamente prefisso, così incorrendo in un inadempimento di non scarsa importanza (art. 1455 c.c.), con la conseguenza che incorre nel vizio di ultrapetizione il giudice del merito che, richiesto di una pronunzia di risoluzione contrattuale a norma degli artt. 1453 e 1454 c.c., accolga invece una domanda di risoluzione di diritto per avvenuta scadenza del termine essenziale (ex art. 1457 c.c.) non ritualmente proposta, trattandosi di ipotesi legislative nettamente distinte per requisiti formali e sostanziali.
Massime precedenti
Normativa correlata
Cod. Civ. art. 1454
Cod. Civ. art. 1455
Cod. Civ. art. 1457
Cod. Proc. Civ. art. 99
Cod. Proc. Civ. art. 112