Cass. pen. n. 13539 del 02 novembre 2023
Testo massima n. 1
REATO - REATO CONTINUATO - PENA - Giudice della cognizione - Continuazione tra reato giudicando e reati già precedentemente giudicati - Valutazione della violazione più grave - Criteri - Utilizzo per analogia dell'art. 187 disp. att. cod. proc. pen..
In tema di continuazione, il principio della valutazione in astratto della violazione più grave non è vincolante per il giudice di cognizione nel caso in cui si trovi a valutare un unico reato, che ritenga in concreto più grave e che debba essere riunito ad altri, oggetto di sentenze irrevocabili, da lui reputati meno gravi, quantunque puniti, in astratto, con pene edittali più elevate, posto che, in tal caso, trova applicazione, per identità di "ratio", la disciplina prevista dall'art. 187 disp. att. cod. proc. pen. per il giudizio di esecuzione, che fa espresso riferimento alla pena più grave inflitta in concreto.
Massime precedenti
Normativa correlata
Cod. Pen. art. 81 com. 2 CORTE COST.