14 Mag Cassazione penale Sez. I sentenza n. 3952 del 13 gennaio 1993
Testo massima n. 1
Le informazioni assunte da un confidente della polizia giudiziaria e da questa riferite all’autorità giudiziaria dopo la morte del medesimo [ nella specie assassinato ] possono essere legittimamente utilizzate all’interno della fase delle indagini preliminari e per l’applicazione delle misure cautelari, siccome informazioni assunte da persona in grado di riferire sui fatti oggetto di indagine. [ Con riferimento alla fattispecie concreta, la Cassazione ha altresì evidenziato la necessità di particolare cautela nella valutazione di tali informazioni attesa la virtuale posizione di coindagato del confidente deceduto ].
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