Cass. civ. n. 16844 del 13 giugno 2023

Testo massima n. 1


RISARCIMENTO DEL DANNO - VALUTAZIONE E LIQUIDAZIONE - INVALIDITA' PERSONALE - PERMANENTE Danno da definitiva e totale perdita della capacità di lavoro conseguente ad errata prestazione sanitaria - Soggetto danneggiato non percettore di reddito da lavoro - Capacità lavorativa specifica - Esclusione - Danno patrimoniale - Sussistenza - Liquidazione - Criterio del triplo della pensione sociale - Applicabilità - Fattispecie.


Il danno da definitiva e totale perdita della capacità di lavoro conseguente ad errata prestazione sanitaria, a carico di soggetto che non è mai stato percettore di reddito, va risarcito a titolo di danno patrimoniale futuro, pur non potendosi fare riferimento alla capacità di lavoro specifica, e non (soltanto) di danno biologico e può essere liquidato, in assenza di un ragionevole parametro di riferimento, con il criterio, residuale, del triplo della pensione sociale. (In applicazione del suddetto principio, la S.C. ha cassato la sentenza impugnata che aveva ricondotto il danno da lesione della capacità lavorativa generica (totale) al danno biologico, rigettando la domanda di risarcimento del danno patrimoniale svolta da soggetto che aveva riportato sin dalla nascita un'invalidità permanente irreversibile pari al 100%).

Massime precedenti

Precedenti: Cass. civ. n. 24481 del 2020

Normativa correlata

Cod. Civ. art. 2043 CORTE COST.
Cod. Civ. art. 2056
Cod. Civ. art. 1226
Cod. Civ. art. 2697 CORTE COST.

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