14 Mag Cassazione penale Sez. III sentenza n. 2696 del 23 gennaio 2012
Testo massima n. 1
La minaccia subita dal testimone, vittima di violenza sessuale, al fine di evitarne la deposizione o di indurlo a deporre il falso può essere attuata anche implicitamente e consistere in condizionamenti economici o nella paura di essere allontanato dal nucleo familiare. [ Nella specie, la minore, vittima dell’abuso sessuale paterno, era stata condizionata sia da promesse di regali o di altre utilità, sia in quanto le era stato fatto credere che il padre potesse essere condannato a morte o, comunque, potesse suicidarsi ].
Articoli correlati
[adrotate group=”23″]