Cass. civ. n. 23078 del 28 luglio 2023

Testo massima n. 1


IMPUGNAZIONI CIVILI - APPELLO - DOMANDE - NUOVE - IN GENERE “Actio confessoria servitutis” - Proposizione in appello di accertamento di servitù coattiva - Tardività - Carattere autodeterminato del diritto di servitù - Applicabilità - Esclusione - Fondamento.


Ove venga proposta l'"actio confessoria servitutis" (anche per usucapione), è tardiva la successiva proposizione in appello della azione di servitù coattiva, atteso che le predette azioni presentano "petita" e "causae petendi" del tutto distinte – in quanto con la prima si deduce un diritto esistente, con la seconda si mira a costituire il diritto "ex novo" - con la conseguenza che quest'ultima costituisce domanda nuova rispetto alla prima.

Massime precedenti

Precedenti: Cass. civ. n. 9356 del 2012

Normativa correlata

Cod. Proc. Civ. art. 183 CORTE COST.
Cod. Proc. Civ. art. 345
Cod. Civ. art. 1079
Cod. Civ. art. 1043
Cod. Civ. art. 1051

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