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Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19463 del 21 maggio 2010

Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19463 del 21 maggio 2010

Testo massima n. 1

Integra il reato di accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico [ art. 615 ter c.p. ] il pubblico ufficiale che, pur avendo titolo e formale legittimazione per accedere al sistema, vi si introduca su altrui istigazione criminosa nel contesto di un accordo di corruzione propria; in tal caso l’accesso del pubblico ufficiale – che, in seno ad un reato plurisoggettivo finalizzato alla commissione di atti contrari ai doveri d’ufficio [ art. 319 c.p., diventi la “longa manus” del promotore del disegno delittuoso – è in sé ‘abusivo’ e integrativo della fattispecie incriminatrice di cui all’art. 615 ter c.p., in quanto effettuato al di fuori dei compiti d’ufficio e preordinato all’adempimento dell’illecito accordo con il terzo, indipendentemente dalla permanenza nel sistema contro la volontà di chi ha il diritto di escluderlo.

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