Cass. civ. n. 24804 del 18 agosto 2023
Testo massima n. 1
LAVORO - LAVORO SUBORDINATO (NOZIONE, DIFFERENZE DALL'APPALTO E DAL RAPPORTO DI LAVORO AUTONOMO, DISTINZIONI) - DIRITTI ED OBBLIGHI DEL DATORE E DEL PRESTATORE DI LAVORO - TUTELA DELLE CONDIZIONI DI LAVORO Danno alla salute conseguente all'attività lavorativa - Accertamento della derivazione causale della patologia in sede di richiesta dell'equo indennizzo - Nesso causale rilevante ai fini della richiesta di risarcimento del danno - Identità - Condizioni - Conseguenze - Oneri probatori.
In tema di risarcimento del danno alla salute conseguente all'attività lavorativa, il nesso causale rilevante ai fini del riconoscimento dell'equo indennizzo per la causa di servizio è identico a quello da provare ai fini della condanna del datore di lavoro al risarcimento del danno, quando si faccia riferimento alla medesima prestazione lavorativa e al medesimo evento dannoso; ne consegue che, una volta provato il predetto nesso causale, grava sul datore di lavoro l'onere di dimostrare di aver adottato tutte le cautele necessarie per impedire il verificarsi dell'evento dannoso.
Massime precedenti
Normativa correlata
Cod. Civ. art. 2087 CORTE COST.
Cod. Civ. art. 2697 CORTE COST.
Cod. Pen. art. 40
Cod. Pen. art. 41
Cod. Civ. art. 1223