Cass. civ. n. 9397 del 6 maggio 2005

Testo massima n. 1


In tema d'impugnazioni, la tempestiva formulazione della riserva di cui all'art. 340 c.p.c., che consente alla parte di differire la proposizione del gravame avverso la sentenza non definitiva senza incorrere nella decadenza per l'inosservanza del termine perentorio previsto per l'impugnazione, non costituisce manifestazione della volontà della parte d'impugnare, che pertanto dovrà essere formulata in modo espresso e specifico con il gravame proposto contro la sentenza non definitiva, non essendo al riguardo sufficiente la sola impugnazione avverso quella definitiva.

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