Cass. pen. n. 37154 del 23 maggio 2023

Testo massima n. 1


REATI CONTRO L'AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA - DELITTI CONTRO L'ATTIVITA' GIUDIZIARIA - FAVOREGGIAMENTO - CASI DI NON PUNIBILITA' - Favoreggiamento aggravato del coniuge del latitante posto al vertice di associazione mafiosa - Esimente ex art. 384, comma primo, cod. pen. - Applicabilità - Condizioni - Fattispecie.


È inapplicabile l'esimente di cui all'art. 384, comma primo, cod. pen. alla condotta di favoreggiamento personale aggravato ai sensi dell'art. 416-bis.1 cod. pen. realizzata dalla moglie di soggetto latitante il quale rivesta una posizione apicale all'interno di un gruppo criminale mafioso, ove caratterizzata da una generalizzata, preventiva e continuativa messa a disposizione (nella specie, mediante appoggi logistici e la fornitura di veicoli "bonificati" da microspie per gli spostamenti, schede telefoniche, denaro) volta ad eludere le ricerche dell'autorità giudiziaria, trattandosi di condotta non necessitata né riconducibile ai soli rapporti affettivo-familiari.

Massime precedenti

Precedenti: Cass. pen. n. 9415 del 2016

Normativa correlata

Cod. Pen. art. 378 CORTE COST.
Cod. Pen. art. 384 com. 1 CORTE COST.
Cod. Pen. art. 416 bis lett. 1
Costituzione art. 27
Nuovo Cod. Proc. Pen. art. 296

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