Cass. pen. n. 39836 del 19 aprile 2023
Testo massima n. 1
REATI CONTRO IL PATRIMONIO - DELITTI - ESTORSIONE - CIRCOSTANZE - Estorsione - Commessa con minaccia “silente” da soggetto appartenente ad un’associazione di tipo mafioso - Aggravante di cui all’art. 628, comma terzo, n. 3, cod. pen. - Sussistenza - Aggravante dell’utilizzo del metodo mafioso - Esclusione - Ragioni.
In tema di estorsione, nel caso in cui il delitto sia commesso, con minaccia "silente", da soggetto appartenente ad un'associazione di tipo mafioso, sussiste l'aggravante di cui all'art. 628, comma terzo, n. 3, cod. pen, richiamata dall'art. 629, comma secondo, cod. pen., la cui configurabilità è correlata alla sola provenienza qualificata della condotta intimidatoria, ma non quella di cui all'art. 416-bis.1 cod. pen., sotto il profilo dell'utilizzo del metodo mafioso, che postula un'ulteriore esternazione, funzionale alla semplificazione delle modalità commissive del reato.
Massime precedenti
Normativa correlata
Cod. Pen. art. 628 com. 3 lett. 3
Cod. Pen. art. 416 bis lett. 1