Cass. pen. n. 17309 del 16 aprile 2013
Testo massima n. 1
La declaratoria di improcedibilità del reato per sopravvenuta remissione di querela, accettata dagli appellanti ma pronunziata nei confronti di uno solo di essi (essendo l'appello del coimputato inammissibile per tardività), si estende, ai sensi dell'art. 587 c.p.p., anche al coimputato.