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Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12328 del 14 marzo 2017

Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12328 del 14 marzo 2017

Testo massima n. 1

La circostanza aggravante dell’essere stato il delitto commesso alla presenza del minore nelle ipotesi previste dall’art. 61 n. 11 quinquies cod. pen., è configurabile tutte le volte che il minore degli anni diciotto percepisca la commissione del reato, anche quando la sua presenza non sia visibile all’autore di questo, sempre che l’agente, tuttavia, ne abbia la consapevolezza ovvero avrebbe dovuto averla usando l’ordinaria diligenza. [ Nella fattispecie la S.C. ha ritenuto immune da censure la decisione della Corte di merito che aveva ritenuto sussistente l’aggravante, in considerazione della accertata presenza del minore nel soggiorno attiguo e comunicante, mediante un’ampia porta rimasta aperta, con il locale ove era avvenuto l’omicidio, nonché dall’effettiva percezione del fatto da parte del medesimo che, oltre a piangere e urlare, aveva riferito alla vicina accorsa in aiuto che il padre aveva sparato alla madre

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