Cass. pen. n. 4526 del 16 gennaio 2025
Testo massima n. 1
REATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - DELITTI - DEI PUBBLICI UFFICIALI - OMISSIONE O RIFIUTO DI ATTI DI UFFICIO - ELEMENTO SOGGETTIVO (PSICOLOGICO): DOLO - Reato di cui all'art. 328, comma secondo, cod. pen. - Norma extra-penale riguardante la competenza del pubblico agente - Contrasto di giurisprudenza - Sussistenza del dolo - Esclusione - Fattispecie.
In tema di omissione di atti d'ufficio, l'esistenza, al momento del fatto, di un qualificato contrasto giurisprudenziale sulla norma extra-penale riguardante la competenza del pubblico agente ad emettere l'atto dell'ufficio o del servizio oggetto dell'istanza del privato è elemento idoneo ad elidere il dolo del delitto di cui all'art. 328, comma secondo, cod. pen. (Nella fattispecie, in cui la Corte ha annullato senza rinvio la condanna del ricorrente, responsabile del Settore Lavori Pubblici di un Comune, era sorto contrasto nella giurisprudenza amministrativa circa la competenza dell'ente locale, ovvero dell'organismo straordinario di liquidazione insediatosi a seguito della dichiarazione di dissesto, a provvedere sull'indennità di occupazione "sine titulo" per i fatti pregressi).
Massime precedenti
Normativa correlata
Cod. Pen. art. 43 CORTE COST.
DPR 08/06/2001 num. 327 art. 42 bis CORTE COST.
Decreto Legisl. 18/08/2000 num. 267 art. 252 com. 4