Cass. pen. n. 46798 del 18 ottobre 2023

Testo massima n. 1


MISURE CAUTELARI - PERSONALI - ESTINZIONE - EFFETTO DELLA PRONUNCIA DI DETERMINATE SENTENZE - Condanna non definitiva per reato continuato - Perdita di efficacia della misura cautelare ex art. 300, comma 4, cod. proc. pen. - Valutazione della pena unitariamente inflitta - Necessità - Superamento del termine di durata massima di cui all'art. 303, comma 4, cod. proc. per alcuno dei reati riuniti in continuazione - Rilevanza - Esclusione.


In caso di condanna non definitiva per reato continuato, al fine di valutare la perdita di efficacia della custodia cautelare, ai sensi dell'art. 300, comma 4, cod. proc. pen., occorre fare riferimento alla pena complessivamente inflitta per tutti i reati in relazione ai quali è stata applicata la misura, non rilevando che, per taluno di essi, debba ritenersi superato il termine massimo di custodia di cui all'art. 303, comma 4, cod. proc. pen.

Massime precedenti

Precedenti: Cass. pen. n. 37701 del 2023

Normativa correlata

Nuovo Cod. Proc. Pen. art. 300 com. 4
Nuovo Cod. Proc. Pen. art. 303 CORTE COST.
Cod. Pen. art. 81 com. 2 CORTE COST.

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