Cass. pen. n. 48749 del 15 novembre 2023
Testo massima n. 1
REATI CONTRO L'AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA - DELITTI CONTRO L'ATTIVITA' GIUDIZIARIA - CALUNNIA - IN GENERE - Dichiarazioni calunniose rese dall’indagato - Esercizio del diritto di difesa - Scriminante ex art. 51 cod. pen. - Applicabilità - Esclusione - Ragioni.
Le dichiarazioni accusatorie rese dall'indagato, in sede di interrogatorio, a carico di terzi, nella consapevolezza della loro innocenza, non sono scriminate dall'esercizio del diritto di difesa, ai sensi dell'art. 51 cod. pen. (In motivazione, la Corte ha precisato che la mancata inclusione del delitto di calunnia nel novero di quelli per i quali opera la causa di esclusione della colpevolezza di cui all'art. 384, comma primo, cod. pen., comporta che la difesa attuata mediante incolpazioni calunniose non esclude, "a fortiori", l'antigiuridicità della condotta).
Massime precedenti
Normativa correlata
Cod. Pen. art. 368
Cod. Pen. art. 384 com. 1 CORTE COST.