Cass. civ. n. 2465 del 15 marzo 1994
Testo massima n. 1
La dichiarazione sfavorevole alla parte contenuta nella comparsa di risposta o nella comparsa conclusionale, o anche nell'atto di opposizione o nell'atto di citazione, non può essere considerata confessione giudiziale spontanea ai sensi dell'art. 229 c.p.c., atteso che detti atti non possono ritenersi «atti processuali» – per tali intendendosi solo quegli atti che si compiono nel processo nel contraddittorio delle parti in causa – specie quando non siano neppure sottoscritti dalla parte, come inequivocabilmente richiesto dalla norma citata.