Cassazione civile Sez. II sentenza n. 1678 del 11 giugno 1973

14 Mag Cassazione civile Sez. II sentenza n. 1678 del 11 giugno 1973

Testo massima n. 1

Affinché possa utilmente porsi una questione di simulazione, occorre la sussistenza di un accordo simulatorio, il quale come tale è necessariamente bilaterale, oppure di una simulata dichiarazione recettizia di volontà; non può dunque parlarsi di simulazione da parte del professionista il quale abbia annotato, nei libri contabili di una impresa [ per la quale ha prestato attività professionale ], un pagamento a lui fatto e poi intenda sostenere che in realtà si trattava di una scrittura di comodo, diretta a dissimulare un pagamento che in realtà era stato eseguito in favore di alcuni soci.

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