Il termine malasanità oggi descrive, da una parte, un episodio assistenziale caratterizzato da risultato negativo e difforme rispetto all’atteso e, dall’altra, la generica denuncia di errori da parte degli operatori e/o del sistema.
Dall’ipotesi di danno prendono corpo la denuncia ed il procedimento giudiziario per l’azione di risarcimento.
Il termine anglosassone di malpractice viene spesso utilizzato quale sinonimo di malasanità, tuttavia, trattasi di termini con significati diversi.
Il primo pone al centro solo l’errore che scaturisce dalla pratica medico-chirurgica – che è quello che oggi ha aperto la strada a metodologie di prevenzione e procedure quali “sicurezza” e “rischio clinico”, e che ha più a che fare con gli aspetti medico-legali e giuridici.
Il secondo pone l’attenzione non sull’errore tecnico ma sull’errore del comportamento umano, che origina dalla sfera etica e su di essa incide con conseguenze sulla prassi.