Cass. civ. n. 10619 del 20 aprile 2023
Testo massima n. 1
ESPROPRIAZIONE PER PUBBLICO INTERESSE (O UTILITA') - PROCEDIMENTO - DECRETO DI ESPROPRIAZIONE - PRONUNCIA E NOTIFICA Cessione volontaria delle aree ex art. 45 d.P.R. n. 327 del 2001 - Valenza privatistica - Esclusione - Natura di contratto a oggetto pubblico - Sussistenza - Conseguenze - Calcolo dell’indennità - Clausola convenzionale ancorata a parametri dichiarati costituzionalmente illegittimi o non più vigenti - Invalidità - Sussistenza - Fattispecie.
In tema di espropriazione per pubblica utilità, la cessione volontaria delle aree ai sensi dell'art. 45 d.P.R. n. 327 del 2001 non è un contratto di diritto privato, ma di diritto pubblico, che si inserisce nel procedimento espropriativo, con la conseguenza che, ai fini del calcolo dell'indennità dovuta all'espropriato, non può tenersi conto della clausola convenzionale, ove essa sia ancorata a parametri legali dichiarati incostituzionali o non più vigenti nel corso della procedura. (Nella specie, la S.C. ha cassato la sentenza di merito, in quanto aveva affermato che, al momento della declaratoria di illegittimità costituzionale dell'art. 5-bis, commi 1 e 2, del d.l. n. 333 del 1992, introduttivo di criteri riduttivi dell'indennità di espropriazione, l'accordo di cessione del fondo, in quanto avente natura privatistica, fosse ormai esaurito in virtù della prestazione del consenso ai sensi dell'art. 1376 c.c.).
Massime precedenti
Normativa correlata
DPR 08/06/2001 num. 327 art. 45
Decreto Legge 11/07/1992 num. 333 com. 1 CORTE COST.
Decreto Legge 11/07/1992 num. 333 com. 2 CORTE COST.
Legge 08/08/1992 num. 359 CORTE COST.