14 Mag Cassazione penale Sez. I sentenza n. 10107 del 25 settembre 1998
Testo massima n. 1
È legittima l’utilizzazione, ai fini della prova dei fatti accertati, di una sentenza [ nella specie di un giudice dell’udienza preliminare ], divenuta irrevocabile nel corso del giudizio, a nulla rilevando che al momento dell’acquisizione non lo fosse ancora.
Articoli correlati
Testo massima n. 2
La mancata lettura dell’imputazione da parte dell’ausiliario che assiste il giudice, dopo la dichiarazione di apertura del dibattimento, non dà luogo ad alcuna nullità, in forza del principio di tassatività delle nullità e tenuto conto che detta violazione non può ricondursi nella categoria delle nullità di ordine generale previste dall’art. 178, lett. c ] c.p.p., posto che essa non riguarda l’intervento, l’assistenza e la rappresentanza dell’imputato e che l’esigenza della contestazione è soddisfatta dalla notificazione del decreto che dispone il giudizio, corrispondente all’atto cui la legge processuale demanda la funzione della editio actionis, e non dalla lettura in udienza dell’imputazione.
[adrotate group=”23″]