14 Mag Cassazione penale Sez. I sentenza n. 2593 del 13 giugno 1998
Testo massima n. 1
Ai fini del giudizio prognostico ai sensi dell’art. 274, lett. c ], c.p.p., il concreto pericolo che l’imputato commetta delitti della stessa specie di quelli per cui si procede va desunto dalle specifiche modalità e circostanze del fatto, nonché dalla personalità dell’imputato. Pertanto, l’affermazione in positivo delle esigenze cautelari connesse alla tutela della collettività deve fondarsi sia sul fatto, le cui modalità e circostanze possono essere ritenute indicative dell’inclinazione del soggetto a commettere reati della stessa specie, sia sulla personalità dell’imputato, da valutare alla stregua dei suoi precedenti penali e giudiziari, a nulla rilevando l’epoca del commesso reato.
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