Cass. pen. n. 607 del 7 giugno 1973
Testo massima n. 1
La peculiarità della normativa degli artt. 92 e 93 c.p. comporta che l'autore del fatto previsto come reato debba rispondere penalmente come se egli fosse rimasto capace di intendere e di volere nel momento in cui lo commise, e ciò postula che si debba guardare all'atteggiamento da lui tenuto in quell'occasione, per identificare l'elemento psicologico che caratterizza la condotta, e non quello della messa in opera della situazione che ha determinato la perdita o la menomazione dell'imputabilità.