Cass. civ. n. 23123 del 28 luglio 2023

Testo massima n. 1


RISARCIMENTO DEL DANNO - "COMPENSATIO LUCRI CUM DANNO" Criterio di selezione delle conseguenze dannose dell’illecito - Fondamento ed Effetti - Responsabilità contrattuale - Applicabilità - Fattispecie.


La c.d. "compensatio lucri cum damno" opera, nell'ambito della struttura dell'illecito (anche) contrattuale, sul piano della causalità giuridica, come strumento di selezione delle conseguenze dannose dell'illecito, determinando la compensazione dei vantaggi e dei danni derivanti dal medesimo fatto illecito, stante la funzione eminentemente compensativa della responsabilità civile, basata sulla c.d. teoria differenziale, in virtù della quale il danno risarcibile deve essere quantificato in ragione della differenza tra l'entità del patrimonio attuale del danneggiato e la consistenza che esso avrebbe avuto in mancanza dell'illecito. (Nella specie, relativa alla responsabilità professionale derivante dall'inadempimento di un contratto di consulenza fiscale, la S.C. ha confermato la sentenza di merito che aveva operato la "compensatio lucri cum damno" tra il danno corrispondente all'importo delle sanzioni comminate alla società contribuente e il vantaggio da quest'ultima conseguito in ragione del risparmio di imposta ottenuto per due annualità).

Massime precedenti

Precedenti: Cass. civ. n. 16702 del 2020

Normativa correlata

Cod. Civ. art. 1223
Cod. Civ. art. 2043 CORTE COST.

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