Avvocato.it

Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 6319 del 30 maggio 1994

Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 6319 del 30 maggio 1994

Testo massima n. 1

Per la sussistenza dell’elemento soggettivo del reato di maltrattamenti di cui all’art. 572 c.p. non si richiede una intenzione di sottoporre il convivente in modo continuo e abituale, ad una serie di sofferenze fisiche e morali, ma solo la consapevolezza dell’agente di persistere in un’attività vessatoria e prevaricatoria, già posta in essere altre volte, la quale riveli, attraverso l’accettazione dei singoli episodi, una inclinazione della volontà a maltrattare una o più persone conviventi.

[adrotate group=”13″]

Se la soluzione non è qui, contattaci

Non esitare, siamo a tua disposizione

Email

Esponi il tuo caso allegando, se del caso, anche dei documenti

Telefono

Una rapida connessione con gli avvocati del nostro team

Chat

On line ora! Al passo con i tempi per soddisfare le tue esigenze