Cass. pen. n. 2369 del 12 marzo 1985

Testo massima n. 1


In ipotesi di concorso del reato di evasione, circostanziato ai sensi del primo capoverso dell'art. 385 c.p., con il reato di resistenza e con quello di violenza a pubblico ufficiale, la violenza e la minaccia considerate nella norma citata rispondono alle previsioni generiche di cui agli artt. 581 e 612 c.p. e non anche alle previsioni specifiche contenute in altre disposizioni di legge o perché il grado della violenza o della minaccia è più elevato — come, tra gli altri casi, nelle lesioni personali — oppure perché la condotta violenta e intimidatrice producono l'aggressione di altro bene giuridico tutelato.

Testo massima n. 2


Quando la violenza venga adoperata sia per conseguire il possesso della cosa sia come mezzo per evadere, sussiste il concorso formale tra il reato di rapina e quello di evasione aggravato dall'uso della violenza, a nulla rilevando l'unicità del motivo a delinquere, che induce l'agente a fare ricorso alla violenza per conseguire entrambi i risultati.

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