14 Mag Cassazione civile Sez. Lavoro ordinanza n. 27940 del 23 novembre 2017
Testo massima n. 1
La disciplina dettata dall’art. 2113 c.c. si applica alle rinunce e transazioni aventi ad oggetto qualsiasi diritto di natura retributiva o risarcitoria del lavoratore, anche se riconosciuto giudizialmente, atteso che un tale diritto non diviene diverso solo perché accertato dal giudice, laddove l’unica differenza è nel regime di prescrizione, che per l’”actio iudicati” è sempre decennale, anche a fronte di crediti originariamente suscettibili di prescrizione in un termine inferiore.
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Testo massima n. 2
In materia di divisione giudiziale, la somma dovuta dal condividente assegnatario di un immobile non facilmente divisibile a titolo di conguaglio in favore di quello non assegnatario ha natura di debito di valore, sicché, sorgendo all’atto dell’assegnazione del bene, va rivalutata, anche d’ufficio, al momento della decisione della causa di divisione, senza che, peraltro, da ciò ne derivi l’alterazione del “petitum” della controversia, poiché la rivalutazione incide esclusivamente sulla concreta quantificazione della quota in termini monetari.
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