Cass. pen. n. 24362 del 25 giugno 2010
Testo massima n. 1
La condotta criminosa di costrizione della vittima ad un prelievo con carta "bancomat" per poi impossessarsi della somma di denaro contante così ottenuta costituisce, nella forma tentata, un episodio di rapina autonomo che non assorbe il disvalore di quello, cronologicamente precedente ma pur sempre commesso dallo stesso soggetto in altro momento, costituito dall'impossessamento del portafogli della stessa vittima, ove era custodita la carta "bancomat", per diversità di atteggiamento psicologico, oltre che di contesto temporale, e di elemento di profitto.