Corte costituzionale n. 369 del 2 novembre 1996
Testo massima n. 1
Contrasta con gli art. 3 e 42 cost. l'art. 5 bis, comma 6 d.l. 11 luglio 1992 n. 333, conv. dalla l. 8 agosto 1992 n. 359, come sostituito dall'art. 1, comma 65 l. 28 dicembre 1995 n. 549, nella parte in cui, nel caso di accessione invertita da occupazione con modifiche irreversibili del suolo, fondata su dichiarazione di opera pubblica non seguita da legittima espropriazione, riduce la misura della riparazione, per l'illecito della p.a., fino al punto di farla coincidere con l'entità dell'indennizzo dovuto in caso di legittima procedura ablatoria, tenuto conto della radicale diversità strutturale e funzionale delle obbligazioni così comparate, dell'irragionevole sbilanciamento in favore dell'interesse pubblico, già soddisfatto dalla conservazione dell'opera, dalle conseguenze sul piano del buon andamento della p.a. e del principio di responsabilità dei pubblici dipendenti, nonchè della perdita di garanzia derivante al diritto di proprietà da una così affievolita risposta dell'ordinamento all'atto illecito in sua violazione.