Cass. pen. n. 37865 del 6 ottobre 2021

Testo massima n. 1


In tema di misure cautelari personali, a seguito della disciplina di contrasto alla pandemia da Covid-19, è legittima l'ordinanza di ripristino della custodia cautelare in carcere, ai sensi dell'art. 2-ter del d.l. 10 maggio 2020, n. 29, convertito, con modificazioni, dalla l. 25 giugno 2020, n. 70, nei confronti di soggetto raggiunto da gravi indizi di colpevolezza per uno dei delitti indicati in tale articolo (nella specie, tentata estorsione aggravata ex art. 416-bis.1 cod. pen.), quando, valutate ancora persistenti le esigenze cautelari, sussistano evidenze concernenti il contenimento del fenomeno pandemico, sulla base delle attestazioni da parte del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria (D.A.P.) in merito alla disponibilità di strutture penitenziarie adeguate alle condizioni di salute del prevenuto, e del Presidente della Giunta della Regione interessata, circa l'idoneità del luogo di custodia individuato per l'esecuzione ad evitare pregiudizi per la salute del predetto. (Dichiara inammissibile, TRIB. LIBERTA' NAPOLI, 29/04/2021)

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