Cass. civ. n. 7326 del 28 giugno 1995
Testo massima n. 1
L'arbitrario mutamento di denominazione di un emolumento ad iniziativa di uno dei soggetti del rapporto di lavoro non vale di per sé ad attribuirgli natura e finalità diversa da quelle desumibili dalla sua natura e destinazione, giacché in caso contrario si consentirebbe un'inammissibile frode di una delle parti.