12 Mag Art. 701 — Garanzia giurisdizionale
1. L’estradizione di un imputato o di un condannato all’estero non può essere concessa senza la decisione favorevole della corte di appello.
2. Tuttavia, non si fa luogo al giudizio della corte di appello quando l’imputato o il condannato all’estero acconsente all’estradizione richiesta . L’eventuale consenso deve essere espresso alla presenza del difensore e, se del caso, dell’interprete e di esso è fatta menzione nel verbale .
3. La decisione favorevole della corte di appello e il consenso della persona non rendono obbligatoria l’estradizione.
4. La competenza a decidere appartiene, nell’ordine, alla corte di appello nel cui distretto l’imputato o il condannato ha la residenza, la dimora o il domicilio nel momento in cui la domanda di estradizione perviene al Ministro della giustizia ovvero alla corte di appello che ha ordinato l’arresto provvisorio previsto dall’articolo 715 o alla corte di appello il cui presidente ha provveduto alla convalida dell’arresto previsto dall’articolo 716. Se la competenza non può essere determinata nei modi così indicati, è competente la corte di appello di Roma.
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Aggiornato al 1 gennaio 2020Il testo riportato è reso disponibile agli utenti al solo scopo informativo. Pertanto, unico testo ufficiale e definitivo è quello pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Italiana che prevale in casi di discordanza rispetto al presente.[adrotate group=”22″]
Massime correlate
Cass. pen. n. 47465/2003
La competenza a decidere sulla domanda di estradizione per l’estero, appartiene alla corte di appello che ha disposto ex art. 715 c.p.p. la misura coercitiva in via provvisoria ovvero alla corte di appello il cui presidente ha convalidato l’arresto previsto dall’art. 716 c.p.p., applicandosi i restanti criteri stabiliti dall’art. 701, comma quarto c.p.p. [residenza, dimora e domicilio dell’estradando] soltanto nell’ipotesi in cui la domanda di estradizione sia pervenuta prima dell’arresto a fini estradizionali.
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