Cass. pen. n. 1823 del 10 giugno 1998

Testo massima n. 1


Quando il fatto per il quale è stata applicata una misura cautelare rimane identico nei suoi elementi caratterizzanti, costituiti da condotta, evento e nesso di causalità, la diversa e più grave qualificazione giuridica del medesimo, anche per l'avvenuta contestazione di circostanze aggravanti, legittima l'emanazione di un nuovo provvedimento applicativo della misura con la conseguenza che a tale diversa e più grave qualificazione va commisurato il computo dei termini di durata della custodia, pur rimanendo ancorato il termine iniziale al momento della notificazione o dell'esecuzione del primo provvedimento. (Fattispecie in tema di rapina e rapina aggravata dal numero delle persone).

Ogni caso ha la sua soluzione su misura.

Siamo il tuo partner nel momento del bisogno.

CHAT ON LINE