Cass. pen. n. 1755 del 8 febbraio 1993

Testo massima n. 1


In un procedimento incidentale, di qualsivoglia specie o natura, non è consentita la ripetizione di istanze proponenti lo stesso thema decidendi e così pure nei successivi gradi di impugnazione; in tale situazione processuale il giudice, sia nella prima sede che in quelle successive, una volta accertata la ripetitività dell'atto e la non sussistenza di elementi nuovi (isolatamente considerati, come pure in congiunzione a quelli già esaminati nelle sedi precedenti), tali da proporre altri profili di cognizione e quindi di decisione, ha il solo potere processuale di dichiarare l'inammissibilità, senza procedere ad una rinnovata valutazione. (Fattispecie in tema di misure cautelari personali).

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