Avvocato.it

Cassazione penale Sez. III sentenza n. 1512 del 21 giugno 1994

Cassazione penale Sez. III sentenza n. 1512 del 21 giugno 1994

Testo massima n. 1

In tema di misure cautelari reali, mezzo ordinario a disposizione dell’indagato per contestare la legittimità, anche nel merito, del sequestro è il riesame, a cui, in pendenza del termine per proporlo, può aggiungersi l’istanza di revoca per fatti preesistenti o sopravvenuti, la quale, per la sua rapida definizione, può essere preferita a detto rimedio. Una volta esaurita la fase del riesame [ ivi compreso l’eventuale ricorso per cassazione avverso l’ordinanza del tribunale ] o anche in pendenza della stessa oppure in caso di mancata proposizione di questo mezzo di gravame, con implicito riconoscimento della legittimità ed adeguatezza della misura cautelare reale disposta e della sua conformità alle risultanze procedimentali o processuali, è possibile richiedere la revoca di detta misura, solo ove sia modificato il quadro processuale per «fatti sopravvenuti». Pertanto, ove la situazione processuale non sia mutata, diventa inammissibile ogni ulteriore richiesta di revoca della misura cautelare reale e, conseguentemente, l’appello proposto avverso l’ordinanza di rigetto o dichiarativa di questa inammissibilità, se non vengano dedotti «fatti sopravvenuti» tali da escludere la sussistenza delle condizioni per l’applicabilità del sequestro.

[adrotate group=”23″]

Se la soluzione non è qui, contattaci

Non esitare, siamo a tua disposizione

Email

Esponi il tuo caso allegando, se del caso, anche dei documenti

Telefono

Una rapida connessione con gli avvocati del nostro team

Chat

On line ora! Al passo con i tempi per soddisfare le tue esigenze