Cass. pen. n. 190 del 13 gennaio 1994

Testo massima n. 1


La sentenza con la quale, ai sensi dell'art. 448, primo comma, c.p.p., il giudice, ritenuto ingiustificato il dissenso del P.M., applica all'imputato la pena da questi richiesta, è del tutto equiparabile, pur se fondata su una plena cognitio, a quella pronunciata ai sensi dell'art. 444; ragion per cui il dispositivo, così come si verifica per quest'ultima, non può contenere una esplicita affermazione di condanna, ma deve soltanto dare atto dell'applicazione della pena richiesta.

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