Cass. pen. n. 2685 del 4 luglio 1994

Testo massima n. 1


Il principio dell'immutabilità del giudice, sancito dall'art. 525, comma 2, c.p.p., pur essendo espressamente riferito alla sentenza pronunciata a seguito del dibattimento, è applicabile anche all'ordinanza emessa all'esito della procedura svolta in camera di consiglio ai sensi dell'art. 127 c.p.p. (Fattispecie nella quale la Suprema Corte è pervenuta all'annullamento dell'ordinanza del tribunale del riesame, a causa del parziale contrasto tra il verbale di udienza e l'intestazione del provvedimento, col conseguente dubbio che uno dei magistrati che avevano proceduto alla deliberazione non fosse stato presente all'udienza stessa).

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