Cass. civ. n. 21696 del 20 ottobre 2011
Testo massima n. 1
L'art. 89 secondo comma c.p.c., che prevede la possibilità di assegnare alla persona offesa dalle espressioni sconvenienti od offensive contenute negli atti difensivi di un giudizio, una somma a titolo di risarcimento del danno anche non patrimoniale,non trova applicazione quando l'offeso non sia una delle parti ma il giudice che ha deciso la controversia.