Cass. civ. n. 26687 del 6 dicembre 2005

Testo massima n. 1


L'ordinamento processuale vigente conosce, oltre che le sentenze definitive di accoglimento o di rigetto, anche le sentenze di inammissibilità e di improcedibilità. Qualora il giudice del merito dichiari, nel dispositivo di una sentenza, improcedibile, piuttosto che inammissibile, la domanda, incorre in un errore meramente formale, risolvendosi la diversità terminologica adottata in una improprietà nell'uso dei termini, che non dà luogo ad una contraddizione logica della sentenza.

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