Cass. pen. n. 10599 del 24 novembre 1981

Testo massima n. 1


I modi di realizzazione dell'azione delittuosa prevista dall'art. 326 c.p. sono sostanziati da una varietà di forme di abuso della qualità e dei poteri del pubblico ufficiale, per modo che l'inosservanza del segreto d'ufficio non è disgiungibile dall'abuso contemporaneo dei poteri del pubblico ufficiale, ed entrambi gli elementi entrano a far parte della costruzione della fattispecie comune, sicché l'abuso dei poteri d'ufficio non è separabile in figura autonoma di reato, non potendosi addebitare all'autore due volte la stessa violazione.

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