Cass. pen. n. 7985 del 24 agosto 1993

Testo massima n. 1


Si ha concorso ai sensi dell'art. 110 c.p., e non semplice connivenza, ogni volta che l'agente partecipa, in qualunque modo, alla realizzazione dell'illecito, e quindi anche quando, con la sua presenza, agevola o rafforza il proposito criminoso altrui, giacché tale situazione è ben diversa sotto il profilo ontologico e giuridico, dalla mera adesione interna ad una altrui condotta penalmente rilevante, che nessun contributo arreca alla commissione del reato.

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