Cass. pen. n. 233 del 1 marzo 1993

Testo massima n. 1


La collocazione di un oggetto, e quindi anche di un'arma, all'interno di un'abitazione in una posizione che lo renda percepibile a tutti gli occupanti dell'alloggio, porta necessariamente a concludere che ciascuno di essi ha consapevolezza della presenza dell'oggetto. (Nella specie la S.C. ha ritenuto che allorché gli occupanti dell'alloggio mostrino solidarietà tra di loro nell'occultare, a fronte di un'operazione di polizia, l'esistenza di un'arma che si trovi nell'abitazione comune, emerge anche l'elemento significativo dell'esistenza di una situazione concorrente nella disponibilità dell'arma).

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