Cass. pen. n. 2332 del 12 marzo 1997
Testo massima n. 1
In tema di concorso di persone nel reato, nell'ipotesi del concorso «anomalo» di cui all'art. 116 c.p., il soggetto che non volle il reato diverso e più grave, pur non avendolo previsto ed anzi ritenuto evitabile, risponde comunque di un reato doloso sulla base di un atteggiamento qualificabile come colposo, consistente nell'essersi affidato, per realizzare l'altra condotta dolosamente prevista e voluta, anche all'attività di altri che può non essere suscettibile di controllo.