Cass. pen. n. 9730 del 13 ottobre 1992

Testo massima n. 1


L'art. 317 c.p. assume quale condotta rilevante penalmente non solo l'abuso dei poteri cioè l'esercizio delle attribuzioni in violazione delle regole giuridiche di legalità, imparzialità e buon andamento, ma anche l'abuso della qualità pubblica, cioè l'utilizzazione per tornaconto personale del ruolo che l'agente ha assunto nell'ambito dell'organizzazione amministrativa e quindi dell'ufficio, distorcendo il suo scopo di servizio a mezzo per limitare o condizionare la volontà degli amministratori, operando con suggestioni o minacce. Ne consegue che commette concussione il direttore dell'Ufficio tecnico di un comune che, per quanto non titolare del potere di deliberare una concessione edilizia, indirizza al proprio studio professionale, gestito attraverso prestanome, con la prospettazione del vantaggio di una spedita trattazione e approvazione della pratica, una persona che abbia chiesto la concessione stessa tramite altro studio professionale.

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